sabato 21 ottobre 2007
Teatro Fondamenta Nuove

Semantic Works
Omaggio ad Alain Daniélou e alla microtonalità nella musica indostana
Musiche di Jacques Dudon

Ensemble de Musique Microtonale du Thoronet
Jacques Dudon, semantic Daniélou, chandravina, sruti-guitar, voce, elettronica
Alain Pantéléimonof, sitar, voce
Elisa Rucci, semantic Daniélou, voce


Jacques Dudon, Semantic Works


L'Ensemble de Musique Microtonale du Thoronet si riunisce per questo progetto intorno ad uno strumento raro, il Semantic Daniélou, per affrontare fin dalle sue componenti costitutive l'identità, l'evoluzione e la ricezione nel mondo contemporaneo del sistema musicale indo-europeo. Le sonorità e i diversi colori degli altri strumenti dialogano sottilmente con il Semantic per estenderne le possibilità spettrali rispettandone rigorosamente l'intonazione. I componenti dell'Ensemble, aperti alla sperimentazione e molto interessati alla divisione dello spazio tonale tipica dei ragas indiani, intendono rendere omaggio con questo progetto all'illustre indianista e musicologo francese Alain Daniélou. Semantic Works è sostenuto dalla Fondazione Harsharan ed è basato sullo studio approfondito del sistema tonale tradizionale della musica indostana e sulle ricerche sulla progettazione e costruzione di nuovi strumenti dell'Atelier d'Experimentation Harmonique. Con tutto il suo lavoro l'autore Jacques Dudon intende sviluppare, collaborando con l'Ensemble Microtonal du Thoronet e con l'Atelier d'Exploration Armonique, una dinamica di apertura alle musiche microtonali e agli strumenti alternativi in grado di eseguirle, rendendo accessibile a un pubblico sempre più largo questi lavori, attraverso concerti, stages e dimostrazioni. Semantic Works, in occasione del centenario della nascita di Alain Daniélou, sarà portato in tournée in Francia e in tutto il mondo, e una volta registrato, costituirà un aiuto concreto e un punto di partenza per i compositori che vorranno in futuro confrontarsi con il Semantic Daniélou, con il pensiero del suo inventore, con la microtonalità e il sitema tradizionale indostano. L'opera cerca di mettere in rilievo le possibilità melodiche, armoniche e spettrali del sistema tonale proprio del Semantic Daniélou, integrando questo strumento con altri strumenti microtonali compatibili come il sitar, altri cordofoni e il "disco fotosonico" e prendendo le mosse dalle ricerche del compositore nel campo della intonazione naturale, evidenzia melodie di commi e polarità armoniche sperimentate solo raramente; il Semantic Daniélou è una tastiera di 36 suoni per ciascuna ottava basata sullo "scheletro" armonico originale del sistema musicale indo-europeo così come fu concepito dal musicologo Alain Daniélou nel 1994, poco prima della sua morte. Si tratta quindi di rendere udibili intervalli microtonali ignorati dalle musiche "ordinarie", per rendere possibile la percezione di altri spazi sonori e lo sviluppo di un ascolto differente. Queste musiche attraversano dei ponti tesi dai suoni fra epoche e culture diverse utilizzando tecniche indiane moderne e medioevali insieme a diverse trasposizioni con relative dissonanze legate all'estetica del jazz o della musica contemporanea; intersecandosi con la sensualità e il mistero dei ragas indiani esplorano armonie inabituali facendoci viaggiare attraverso sistemi musicali indonesiani, egiziani, balcanici e di altre molteplici culture.