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Domenica 17 novembre 2024 ore 18.00
M9, Auditorium Cesare De Michelis

in collaborazione con
fondazione M9

INCANTESIMI PER UN IPERFLAUTO
Un mondo sonoro sospeso
fra magia e allucinazione




I Sileni ensemble di flauti
Manuel Zurria° flauto e direzione

Daniele Ruggieriˇ*, Andrea Magris°*,
Sonia Venzo, Eugenio Migotto*,
Eleonora Donŕ, Elena Bernaus,
Sofia De Pieri, flauti





Juste Janulite (1984)
Unanime (2020) versione per otto flauti
Video di Ariele Zurria

Arvo Pärt (1935)
Summa (1978)
per otto flauti

Stefano Pilia (1978)
Plectere cadux° (2024)
per tre flauti
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

Mary Jane Leach (1949)
Semper dolens (2018)
per sette flauti

Hans Abrahamsen (1952)
Flowersong* (1973)
per tre flauti

László Sáry (1940)
Canone (1978)
per sei flauti

Rytis Mazulis (1961)
Varsa (2024)
per sei flauti
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA



Č significativo
ricordare che, in una lettera ad Edgard Varčse, il Maestro si firma “Il
Dottor Futuro”. Come scrive Antonio Latanza: «Busoni, vero erede di un
antico sentire, inseguiva un suono metafisico e smaterializzato, [...] in
una parola sola, astratto». Due anni dopo la sua morte, si arrivň a costru-
ire con l’aiuto dei suoi amici e della fabbrica di pianoforti di Stoccarda J.
e P. Schildmayer per la Musikhochschule di Berlino, un armonium a sesti
di tono con i tre manuali progettati da Busoni.

Un ensemble di
otto flauti. Un repertorio di opere nuove (2018-2024) con due impor-
tante Premičre composte dal compositore lituano Rytis Mazulis e dal
compositore italiano Stefano Pilia su commissione dell’ensemble I Sileni.
Due fondamentali opere del secondo Novecento (1973/1978) di Arvo
Pärt e László Sáry. Siamo in un mondo sonoro complesso, atipico, al
quale contribuiscono molteplici correnti e ‘scuole’ dell’arte moderna e
contemporanea. Sullo sfondo il mondo della minimal music americana,
depauperato da riconoscibilitŕ melodica e ossessione ritmica per invitare
ad un ascolto concentrato sull’universo microtonale messo in scena
da otto flautisti ai quali č richiesto un sofisticato – quasi maniacale! –
controllo della timbrica e dell’intonazione. Un’armonia fondata su prin-
cipi autogenerativi, matematici, fornisce il necessario apporto concet-
tuale ad un’immagine sonora che si presenta statica ma in continua lieve,
incessante trasformazione.

Il progetto nasce
dalle passioni musicali di Manuel Zurria, dal suo spirito di ricerca,
dalla sua curiositŕ, determinazione e competenza, dalla sua disposizione
al dialogo con culture ricche di fascino e di mistero.
[Aldo Orvieto]

Manuel Zurria
č nato a Catania nel 1962 e vive a Roma dal 1980. Di rilievo la sua lunga
e intensa collaborazione con A. Lucier e S. Sciarrino e con alcuni dei
piů importanti compositori italiani, tra i quali S. Bussotti, A. Clementi, F.
Donatoni, L. Francesconi, A. Guarnieri, F. Pennisi e F. Vacchi. Ha al suo
attivo prime esecuzioni assolute di compositori quali A. Pärt, P. Glass, K.
Volans, T. Riley e molti altri. Ha partecipato a Festival in tutto il mondo.
Nel 1990 č stato uno dei fondatori di Alter Ego; attualmente č membro
del PMCE all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ha pubblicato
CD e vinili per Kairos, Ricordi, Stradivarius, Die Schachtel, Mazagran,
Mode, Megadisc, God, Atopos, Touch, AnotherTimbre, ModernLove,
ANTS. Č autore di un progetto discografico sul minimalismo in 7 CD.