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Giovedì 26 settembre 2024, ore 18.00
Auditorium Centro Culturale Candiani
FAVOLE PER MESSER POLO
in collaborazione con
Centro Culturale Candiani
Margherita Stevanato drammaturgia e voce recitante
Daniele Ruggieri flauto
Nazine Hikmet (1902-1963)
Il nuvolo innamorato
Amélie Nothomb (1966)
Splendente come una padella
Si ascolteranno in sequenza
Tema da L'aprés midi d'un faune, di Claude Debussy,
Siléne da Les Chants de Nectaire di Charles Koechlin,
Tema da La fille aux cheveux de lin di Claude Debussy,
Piéce di Jacques Ibert,
Tema da Nuages di Claude Debussy,
L'Amour da Les Chants de Nectaire di Charles Koechlin,
Nana Bobò, ninna nanna tradizionale,
All'aure in una lontananza di Salvatore Sciarrino,
La Plainte humaine da Les Chants de Nectaire di Charles Koechlin,
Sirynx di Claude Debussy,
Jade e Bergér captive da Trois piéces di Pierre Octave Ferroud,
A guisa di un arcier presto soriano di Claudio Ambrosini,
Etude 1 di Isang Yun,
Jade da Trois piéces di Pierre Octave Ferroud
La meraviglia e le favole
sono il tema di questo spettacolo, pensato come omaggio
al Libro delle meraviglie di Marco Polo. Favole, leggende, miti come
emblema dello slancio vitale di cui gli uomini si nutrano per conservare
fervida la loro capacità di fantasticare.
In relazione al
tema del festival 2024, il progetto si muove ai confini tra tradizione e
modernità, e dunque il viaggio di Marco Polo sarà un viaggio immagi-
nario, che si avvale delle suggestioni della prosa d’autore moderna e
contemporanea. I testi del poeta turco Nazin Hikmet (1902-1963) e
della scrittrice franco-giapponese Amélie Nothomb (1966) infatti attin-
gono all’universo delle favole antiche per evocare la magia del c’era una
volta, e del c’era e non c’era, di un continuo affiorare e celarsi, come nei
racconti di Messer Polo.
Nazin Hikmet
ci conduce nel territorio attraversato da Marco, fatto di paesaggi deserti
e di incredibili, improvvisi paradisi di verde... È lì che il grande narra-
tore turco fa nascere, dal suono del flauto di un derviscio, il suo Paese
del flauto; è lì che Il nuvolo innamorato vive la sua impalpabile storia
d’amore.
Amélie Nothomb,
nel suo Splendente come una padella – ispirata forse proprio dalla
descrizione del palazzo del Gran Khan fatto nel Milione dove le mura
delle sale e de le camere sono tutte coperte d'oro e d’ariento – ci racconta
invece del Palazzo delle Nuvole, dove viveva l’imperatore del paese più
imperiale dell’universo, la Cina ma, con la sua tremenda ironia, trasforma
l’oro in alluminio e lo fa risplendere come una padella nuova.
Ad accompagnare
il viaggio, un flauto che delinea un paesaggio sonoro attraverso una
scelta di musiche tratte dal repertorio dal classico al contemporaneo,
a sottolineare e a restituire continuità alle pulsioni e ai languori della
parola.
[Margherita Stevanato]