Concerto 2


Mercoledì 11 ottobre 2023 ore 17.30
Ateneo Veneto, Aula Magna

MALIPIERO E IL PIANOFORTE



Presentazione dell’integrale pianistica di Gian Francesco Malipiero

in collaborazione con
Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia
Ateneo Veneto
Edizioni Stradivarius

Claudio Ambrosini,
Roberto Calabretto,
Francisco Rocca relatori
Aldo Orvieto pianoforte



Gian Francesco Malipiero (1882 - 1973)

Poemi asolani (1916)
La notte dei morti – Dittico – I partenti
Pasqua di Resurrezione (1924)
Tre Preludi a una fuga (1926)



«Solo La notte dei morti, cioè il primo dei tre Poemi asolani è veramente lo specchio di me.
Dai colli asolani avevo veduto accendersi tutti i cimiteri della pianurasino al Monte Grappa
e quelle luci, accompagnate dai rintocchi delle campane,
stavano già allora a dimostrare che solo i morti potevano ancora dirsi vivi.
Eravamo al prologo della tragedia.»
[Gian Francesco Malipiero,
Ricordi e Pensieri: Musica e Musicisti, in AA.VV.
L’opera di Gian Francesco Malipiero, 1952, p. 257].

Nel contesto dell’ampia e poliedrica attività creativa di Gian Francesco Malipiero,
la produzione per pianoforte rappresenta un ramo marginale o, meglio,
uno di quelli meno sistematicamente sviluppati. Si tratta tuttavia di una
trentina di titoli – composti in un arco temporale di oltre sessant’anni –
in cui le forme più tipiche del linguaggio malipieriano trovano compiuta
espressione, dall’inquietudine melanconica dei primi lavori alla nitida
intensità espressiva degli ultimi. Nato nel 2019 dalla collaborazione tra Aldo
Orvieto, l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini e le Edizioni
Musicali Stradivarius, il progetto di registrazione in CD dell’integrale
delle opere pianistiche di Gian Francesco Malipiero giunge al suo terzo
– e penultimo – volume. Il programma di ogni disco è composto da una
selezione di brani tratti da diversi momenti del percorso del compositore:
dai Poemetti lunari, forse una delle prime espressioni caratteristiche del
suo stile, fino a Bianchi e neri, l’ultimo dei suoi lavori per la tastiera dal
titolo squisitamente pianistico. Oltre a presentare in prima mondiale la
registrazione di alcune rarità del catalogo malipieriano, l’edizione si
arricchisce di una serie di composizioni inedite rinvenute nell’archivio
della Fondazione Giorgio Cini, tra cui si contano cinque brani giovanili
risalenti agli anni di formazione. Attraverso mutazioni di stile e di clima
espressivo, la scrittura pianistica di Malipiero è una finestra aperta sul
lungo e complesso itinerario del compositore: pagine segnate dalla sua
naturale inclinazione alla laconicità, dal gusto per la piccola digressione,
dall’amore per le qualità timbriche dello strumento. Gino Gorini,
primo grande interprete del pianismo malipieriano, ha ben compreso il
paradossale gioco di antitesi che è al centro dell'invenzione di Malipiero
parlando di una “discontinuità continua, una sregolata regola”. Il cui
risultato, però, è un mondo fantasioso e coerente, uno dei più originali e
personali del primo Novecento italiano.
[Francisco Rocca]