Concerto 9


Mercoledì 21 novembre 2018, ore 20
Ateneo Veneto, Aula Magna

LO SPARTITO DEL MONDO

Con il sostegno SIAE - Classici di Oggi


Giovanni Bietti, Federica Lotti, Claudio Ambrosini

Giovanni Bietti Lo spartito del mondo
edizioni Laterza 2018

Esempi musicali a cura di
Giovanni Bietti pianoforte
Federica Lotti flauto

Gli interventi musicali saranno articolati secondo quattro diverse sezioni:
- la danza e il barocco - J.S.Bach
- la tarantella - Rossini
- I "canti popolari delle diverse nazioni d'Europa" di Beethoven:
- Il Novecento tra esotismo e fusione multiculturale - Ravel, Roussel, Jolivet, Bartok

In collaborazione con Ateneo Veneto

Lo spartito del mondo è un libro che parla di multiculturalità, della capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse. Un argomento molto attuale, quindi - e non solo in ambito artistico, visto che ci troviamo quotidianamente ad affrontare i problemi dell'integrazione e della cosiddetta “società multietnica”.
Giovanni Bietti prende quindi in esame Mozart e Duke Ellington, la Tarantella e Bach, le raccolte di danze Seicentesche, Béla Bartók, i Weather Report, la World music. Scopriremo che diversi musicisti, a partire almeno dal Seicento, hanno esplicitamente dichiarato di voler realizzare una “Pace” musicale - unendo per esempio caratteristiche stilistiche della musica francese, tedesca, italiana e magari turca o araba in una stessa composizione - contrapponendosi così, idealmente, all'operato di politici e sovrani che invece nello stesso periodo si preoccupavano essenzialmente delle guerre o delle conquiste.
Scopriremo come la musica sia stata spesso uno strumento terapeutico (per esempio nella pratica misteriosa e affascinante del Tarantismo), un modo di affrontare e superare le difficoltà fisiche e spirituali. Una musica salvifica quindi, un'arte del dialogo e della conoscenza.
Accanto all'obiettivo divulgativo e al desiderio di far scoprire al lettore aspetti insoliti dell'arte musicale, il libro ha quindi anche un preciso intento etico: la prospettiva multiculturale che la musica ha cominciato a esplorare secoli fa mostra come l'arte dei suoni possa e debba ancora oggi essere un mezzo di scoperta del mondo, un modo per imparare ad accettare e a valorizzare le differenze, un'esperienza - personale, sociale, estetica - di sintesi e di arricchimento, grazie al contatto con culture solo apparentemente distanti.

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