Concerto 4


Venerdì 7 ottobre 2016 ore 20.00
Scuola Grande di San Rocco. Sala Capitolare



IM VOLKSTON

In collaborazione con Scuola Grande Arciconfraternita San Rocco

Davide Teodoro clarinetti
Carlo Lazari violino
Carlo Teodoro violoncello



Franz Joseph Haydn (1832 - 1809)
Trio in mi bemolle maggiore, Hob.IV:Es1
Allegro - Arioso - Presto
Trio in mi bemolle maggiore, Hob.IV:Es2
Andante - Vivace - Menuetto (Andantino)
Trio in si bemolle maggiore, Hob.IV:B1
Allegro - Adagio - Minuetto/ Trio - Presto

Georg Christoph Wagenseil (1715-1777)
Sonata WV508 per clarinetto, violino e basso
Andante - Adagio - Allegro

Hans Gal (1890 - 1987)
Serenade op. 93 (1935) per clarinetto, violino e violoncello
Cantabile - Burletta - Intermezzo - Giocoso

Renato Miani (1965)
Fantasia super Veni Sancte Spiritus per violoncello e clarinetto basso
Introitus - Organum I e Recercar - Organum II
Ex Novo Musica 2016, prima esecuzione assoluta.

Nicolas Bacri (1961)
Im Volkston op 43 (1994) per clarinetto, violino e violoncello
Danse - Valse douce - Improvisation pour clarinette - Toccata - Marche - Berceuse - Tarantelle


Sotto certi aspetti l'armonia a tre parti può ritenersi più precisa, più netta della tradizionale armonia a quattro parti, proprio perché il linguaggio triadico obbliga ad una esplicitazione quasi “icastica” dei processi armonici. Questa è stata la sfida che ha spinto grandi compositori a cimentarsi nel trio d'archi e a creare capolavori per questa formazione. Nel catalogo haydniano, le composizioni per trio ricoprono un ruolo importante e, oltre al classico organico di trio con pianoforte, troviamo numerose varianti che impiegano strumenti a fiato (12 numeri ad esempio utilizzano uno o più flauti) ed il corpus dei 126 Trii per baryton scritti per il Principe Esterhàzy, virtuoso di questo strumento. Il concerto di questa sera propone una più rara formazione per clarinetto, violino e violoncello, che possiamo considerare una forma derivata dal tradizionale insieme di soli archi. La disomogeneità timbrica apportata dall'inserimento dello strumento a fiato aggiunge un'ulteriore nota di colore che rende la scrittura più variegata e richiama immediatamente alla mente forme più leggere, talvolta popolari, che si ispirano alla musica d'intrattenimento di inizio Settecento: Cassazioni, Serenate, Divertimenti. I Trii Hob.IV:Es1, Es2, B1 per clarinetto d'amore, violino e basso, poco conosciuti ma certo meritori di maggior diffusione, palesemente afferiscono alle forme sopracitate. Si inserisce nel contesto delle “musiche di corte” anche la Sonata WV508 di Georg Christoph Wagenseil, compositore di corte a Vienna e insegnante di pianoforte dell'imperatrice Maria Teresa e delle principesse imperiali. Insigne rappresentante dello stile galante questa sonata, dal notevole spessore musicale, rappresenta un perfetto esempio di Rococò viennese e uno dei primi esempi dell'uso del clarinetto in quest'ambito espressivo. Appartiene alla medesima dimensione formale la Serenade op. 93 di Hans Gal, anch'essa di ambiente viennese ma composta in epoca molto più recente (1935). Qui il riferimento stilistico richiama a Brahms, autore del quale Gal fu sempre grande ammiratore, pur sviluppando successivamente una sua propria personalità linguistica. Hans Gal nasce nel 1890, alle porte di Vienna, città ove insegnò a lungo fino a quando, nel 1929, col sostegno di Richard Strauss e Wilhelm Furtwängler, divenne direttore del Conservatorio di Magonza. Costretto dalla politica razziale nazista a tornare a Vienna vi rimarrà sino all'Anschluss quindi si rifugerà in Gran Bretagna prima a Londra e poi a Edimburgo. Im Volkston op. 43 (1994) del compositore francese Nicolas Bacri rappresenta una sorta di riflessione sull'introduzione di elementi popolari addirittura “triviali” all'interno della musica seria. Uno “spirito facile” di approcciarsi alla musica che allude implicitamente al capolavoro di Schumann, gli Stücke im Volkston op 102: ma l'apparente immediatezza svela un mondo musicale irto di contrastanti atmosfere e di grande virtuosismo strumentale. Completa il programma la prima esecuzione assoluta di Renato Miani Fantasia super Veni Sancte Spiritus per violoncello e clarinetto basso. Ecco come la introduce il compositore: «É una composizione basata sull'omonima Sequenza, tratta dalla liturgia della Pentecoste, che si articola in due parti: Introitus - Organum I e Recercar - Organum II. Il brano si muove a partire da un'elaborazione (Introitus, affidato al solo violoncello) che scompone e ricompone le sequenze melodiche in un incessante gioco di mascheramenti e rivelazioni che mette di volta in volta in rilievo aspetti diversi della struttura originaria. Sul germogliare delle nuove idee prende poi vita una seconda rielaborazione di carattere contrappuntistico-imitativo (Recercar, con i due strumenti). A cornice delle due sezioni si pongono i due Organum, dove il materiale viene riletto omoritmicamente, giocando sulle verticalità.» (Davide Teodoro)